Storie di talento, amicizia e cucina italiana

12 Aprile 2018

Dal 5 Aprile 2018 è al cinema il film “Quanto Basta”, regia di Francesco Falaschi, un’autore noto per i suoi cortometraggi e per i numerosi premi ottenuti su scala internazionale.

Una storia di amicizia e di cucina Made in Italy, in cui anche Glem Gas è partecipe, insieme ai principali attori protagonisti: Vinicio Marchioni, Valeria Solarino e Luigi Fedele.
I forni incasso e i piani induzione Glem sono infatti importanti elementi nella scenografia del contest culinario per giovani talenti in Toscana, a cui Guido parteciperà arrivando in finale nonostante i dubbi iniziali da parte del suo Maestro-Tutor Chef Arturo. Arturo è uno chef talentuoso e ribelle, con problemi di controllo dell’aggressività che, finito in carcere per rissa, deve scontare gli ultimi mesi di pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna. Qui incontra Guido, un mite giovane aspirante cuoco con sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. L’improbabile amicizia e il rapporto di fratellanza che si creerà tra i due cambierà i destini di entrambi.
Arturo ha una forte tendenza alla critica e alla polemica,“senza filtro” dice sempre quello che pensa, ma nonostante non abbia sempre fatto la scelta giusta nella sua vita, il suo talento ai fornelli è innegabile. Guido molto più riflessivo e introverso, conosce a memoria le ricette dei grandi Chef e possiede il Palato Assoluto, non ama il contatto fisico e vuole partecipare al contest per vincere lo stage ed entrare finalmente nel mondo del lavoro. Entrambi hanno una visione personale del cibo e della gastronomia. E a dispetto della loro eccentricità, ai fornelli sono più tradizionalisti che sperimentatori. Anche se Quanto basta è più un film sull’amicizia che sulla cucina, è davanti al cibo che i due trovano il loro punto d’incontro: sono rigorosi fino all’intransigenza. È nel viaggio che i due fanno insieme alla volta del concorso che progressivamente si realizza un rovesciamento di prospettiva, fino a far chiedere allo spettatore chi sia quello che sta accompagnando l’altro.

Siamo particolarmente orgogliosi di aver offerto il nostro contributo a un film che parla di emozioni e sentimenti positivi, in cui si intrecciano personalità differenti, rigore, tradizione e modernità, con un invito al cambiamento e alla condivisione che non può non trovarci partecipi sostenitori.

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